Grande soddisfazione per essere riusciti ad operare dal Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia, in pieno rispetto delle norme anti Covid, installando la stazione in prossimità dell’atrio che conduce nell’esposizione del M.T.N. all’aperto. Nonostante le condizioni non favorevoli di propagazione, siamo riusciti a mettere a log un cospicuo numero di QSO e alcuni Country oltre oceano.
- Call operatori del gruppo: I1SAF, IK1WVR, IK1XVA, IZ1ELP, IZ1KJG, IZ1ZCT, IU1IEK.
- Bande attivate: HF
- Modo: CW – SSB – Digitale.
- Alimentazione: rete 220 Volt
- Ubicazione: All’aperto
- RTX utilizzati: Yaesu FT 920
- Antenne utilizzate: Windom 10/40mt, Longwire accordata lungh. 40mt.
- Numero QSO effettuati in HF: 379
- Condizioni sulla propagazione: media/scarsa, rumore eccessivo sulle bande basse.
- Condizioni meteorologiche: buone
- Orario attività UTC: 07:01 – 22:37 (discontinuo).
I preparativi della stazione radio
Da sinistra, Mirco IK1WVR e Antonio IK1XVA
In primo piano Stefano IU1IEK
Stazione radio operativa
IZ1ZCT Roberto opera come IY1SP
La perfetta riuscita della manifestazione è stata rimarcata da vari media a livello regionale e nazionale:
“Dal giornale online Città della Spezia”
International Marconi Day al Museo Navale
Rievocando le prime prove di radiotelegrafia che Marconi fece alla Spezia nel luglio 1897.
La Spezia - Sabato 24 aprile il Museo Tecnico Navale della Spezia, in collaborazione con la locale sezione dell’ARI (Associazione Radioamatori Italiani), parteciperà alla 33^ edizione dell’International Marconi Day. L’International Marconi Day è una manifestazione di portata internazionale, ideata dai radioamatori inglesi del “Cornish Amateur Radio Club” con sede in Cornovaglia, che intende ricordare annualmente la figura di Guglielmo Marconi nell’anniversario della sua nascita, avvenuta a Bologna il 25 aprile 1874.
Decine di stazioni radio dislocate in tutto il mondo, trasmetteranno da siti storici legati alla vita e all’attività scientifica dello scienziato bolognese. Presso il Museo Tecnico Navale verrà allestita una stazione (fra le sette italiane partecipanti all’iniziativa) – gestita da radioamatori appartenenti alla locale sezione ARI (https://www.arilaspezia.it) - che intende rievocare e celebrare lo storico rapporto instauratosi tra Guglielmo Marconi, la Marina Militare e la città della Spezia.
Fu proprio un’area adiacente al Museo - insieme ad altri siti ubicati nel Golfo della Spezia – ad ospitare le prime prove di radiotelegrafia, che culminarono, il 17 luglio 1897, nel primo collegamento fra una stazione a terra e una unità navale, la Corazzata della Regia Marina San Martino. Nel Museo, oltre a una vasta esposizione di cimeli marconiani, sono conservati gli apparati e i nastri originali (le cosiddette “zone telegrafiche”) riportanti la trascrizione, in alfabeto Morse, di quella prima storica trasmissione. Le attività saranno svolte nel pieno rispetto delle normative anti-Covid in vigore.
Articolo del giornale” L’AVVENIRE”
Marconi Day. Spezia ricorda i primi esperimenti radio e conserva i nastri telegrafici
Il 24 e 25 aprile decine di stazioni radio in tutto il mondo trasmetteranno dai siti storici legati all’attività scientifica del Nobel italiano, compreso il Museo Tecnico Navale della Marina.
Guglielmo Marconi durante le sperimentazioni telegrafiche a bordo del rimorchiatore n.8 nel 1897 - Foto Ufficio Storico della Marina Militare.
C’è un giorno che la storia della telegrafia mondiale non potrà mai dimenticare: il 17 luglio 1897 quando Guglielmo Marconi, su incarico della Regia Marina, compì le prime sperimentazioni alla Spezia, poco distante dal Museo Tecnico Navale della Marina Militare.
Una data da ricordare, come il giorno della nascita dello scienziato bolognese il 25 aprile del 1874 di cui si fa memoria ogni anno con l’International Marconi Day. Una manifestazione di portata internazionale ideata e promossa dai radioamatori britannici del “Cornish Amateur Radio Club” con sede in Cornovaglia proprio per fare memoria di Guglielmo Marconi.
Il 24 e 25 aprile decine di stazioni radio dislocate in tutto il mondo trasmetteranno dai siti storici legati alla vita e all’attività scientifica di Marconi, compreso il Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia. Qui verrà allestita una delle sette stazioni italiane partecipanti all’iniziativa curata dai radioamatori appartenenti alla sezione Ari (Associazione radioamatori italiani) della Spezia "Gino Montefinale" presieduta da Roberto Mascolo.
“Nel nostro Museo una sezione speciale, la Sala Marconi è dedicata allo scienziato bolognese – dice il capitano di vascello Leonardo Merlini, direttore del Museo Tecnico Navale della Spezia - proprio per celebrare lo storico rapporto che si instaurò, a cavallo del ‘900, tra Guglielmo Marconi, la Marina Militare e la città della Spezia. L’area raccoglie una vasta collezione di cimeli originali marconiani e, in particolare, vi sono conservati gli apparati e i nastri originali, le cosiddette zone telegrafiche, riportanti la trascrizione, in alfabeto Morse, del primo storico collegamento fra una stazione a terra e una unità navale, in quell’occasione la Corazzata della Regia Marina San Martino.
Lo storico evento, che contribuì a cambiare le sorti del mondo e lo stile di vita dell’umanità, avvenne proprio nel Golfo della Spezia il 17 luglio 1897. La Marina Militare, da sempre attenta a tutti gli studi e le sperimentazioni riguardanti la tecnologia e la tecnica finalizzate all’ambiente marino, diede infatti massima disponibilità, sostegno e appoggio alle sperimentazioni di Marconi. Un connubio, quello tra lo scienziato bolognese e la Marina Militare sempre vivo e che grazie anche a manifestazioni come l’International Marconi Day, si rinnova e si rafforza ogni anno.”
Due anni prima dell’esperimento marconiano della Spezia, nel 1895, lo scienziato italiano, nella villa di famiglia a Pontecchio, vicino Bologna, aveva sperimentato la propria intuizione: l’applicazione delle onde elettriche per la telegrafia senza fili. In pratica quella che oggi chiameremmo wi-fi. Marconi collegando un generatore di oscillazioni elettriche ad un filo metallico isolato nell’aria ed alla terra ottenne una radianza di queste onde nell’aria. Scoprì che queste potevano essere rilevate da un dispositivo analogo posto a distanza. L’esperimento fu condotto con successo tra due stazioni lontane due chilometri situate alle pendici opposte di una collina.
Un anno dopo, però, Marconi ebbe l’opportunità di presentare pubblicamente la propria invenzione a Sir William Prece, ingegnere capo del Post Office di Londra.
Incuriosito dagli esperimenti di Marconi, Augusto Bianco, addetto navale italiano a Londra, informò il Ministero della Marina a Roma, suscitando l’interesse dell’ammiraglio Benedetto Brin che chiese a Marconi di rientrare in Italia per valutare l’efficacia e l’efficienza del nuovo sistema di comunicazione sulle navi della Regia Marina.
La Nave San Martino a bordo della quale Marconi effettuò gli esperimenti telegrafici nel 1897 - Foto Ufficio Storico Marina Militare.
Dopo una prima dimostrazione a Roma, la Marina mise a disposizione proprio l’arsenale della Spezia, le navi e il personale per replicare un esperimento su più vasta scala proprio nelle acque antistanti la città spezzina. A seguire l’attività marconiana c’era una commissione che annotava tutte le prove condotte dal futuro premio Nobel per la fisica, a partire da quelle realizzate nel piazzale retrostante il Museo Tecnico Navale. Marconi avviò gli esperimenti dapprima con una stazione trasmittente e una ricevente poste sulla terra ferma.
Poi la stazione trasmittente venne collocata in un’altra zona del golfo della Spezia, a San Bartolomeo, mentre la stazione ricevente venne installata sul rimorchiatore n. 8 che navigava nelle acque antistanti la costa. Si arrivò a quel 17 luglio del 1897 con l’apparecchio ricevente a bordo della corazzata San Martino che navigava a meno di un miglio da San Bartolomeo. Qui Marconi, utilizzò il codice Morse e una stampante telegrafica terrestre (occorre ricordare che il telegrafo esisteva già) riuscendo a trasmettere un segnale telegrafico senza la necessità di collegare tramite fili la stazione trasmittente a una ricevente.
I nastri telegrafici usati da Marconi dopo gli esperimenti potevano essere benissimo mandati al macero. Invece un solerte telegrafista della Regia Marina, Mario Gaetano Da Pozzo, che aveva seguito Marconi nei giorni delle sperimentazioni, conservò i nastri telegrafici dopo gli esperimenti effettuati alla fonda su Nave San Martino. I nastri arrivarono al Museo Tecnico Navale della Spezia grazie alla famiglia e ai discendenti e, in particolare per la nipote Anna Maria Da Pozzo.
Guglielmo Marconi durante le sperimentazioni. Accanto il marinaio telegrafista Mario Gaetano Da Pozzo che conservò i nastri telegrafici - Foto Ufficio Storico della Marina Militare.
In un primo momento non si riusciva a capire a cosa si riferissero questi nastri. Poi, grazie anche a un cugino radioamatore della professoressa Da Pozzo si comprese che era un patrimonio unico al mondo, da restaurare.
Un lavoro che ha visto la comunità della Spezia, la passione dei radio amatori, i privati cittadini e la Marina Militare in prima linea per custodire questo prezioso cimelio di portata internazionale. Un foglietto di carta e un’annotazione scritta a penna: “Zona dell’apparecchio ricevente del S. Martino in coperta, batteria e cala durante gli esperimenti del 17 – 7 – 97”. Questa la frase che si legge sulla fascetta che avvolgeva i “nastri telegrafici” utilizzati da Marconi il 17 luglio 1897.
Ma quel che più di ogni altra cosa incuriosisce è la decodifica dei nastri in cui si trova ripetuta ben due volte la frase, anch’essa convenuta, ma che era il segnale del “buon ricevuto” sulla nave. La frase è: “Quando capite alzate intelligenza” seguita da un carattere speciale Morse che confermava appunto la buona ricezione. “Intelligenza” intesa come la bandiera di segnalazione specifica che ancora oggi viene utilizzata dai marinai. Questo fa comprendere come su Nave San Martino, una volta ricevuto il messaggio, immediatamente si doveva alzare la bandiera.
“Comunicato Stampa del: 25 aprile 2021 - Marconi day - La Spezia “
Al Museo Tecnico Navale della Marina si celebra il Premio Nobel per la fisica.
di: Sen. Stefania Pucciarelli
"Il 25 aprile del 1874 nasceva Guglielmo Marconi, scienziato bolognese e premio Nobel per la fisica. Come ogni anno, per omaggiarlo, si celebra l'International Marconi Day. Il 24 e 25 aprile decine di stazioni radio dislocate in tutto il mondo, compresa quella allestita all'interno del Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia, trasmettono ricordando agli ascoltatori i primi esperimenti radio." – rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli.
"Il 17 luglio 1897 Guglielmo Marconi, su incarico della Regia Marina, compì le prime sperimentazioni alla Spezia, poco distante dal Museo Tecnico Navale della Marina Militare. Sperimentazioni che ebbero successo grazie anche alla piena collaborazione e alla professionalità degli uomini della Regia Marina. Da allora si instaurò un legame speciale tra il Premio Nobel bolognese, la Regia Marina e la città della Spezia. Un connubio che dura da 124 anni e che si rafforza ogni anno grazie anche a manifestazioni come l'International Marconi Day, evento che coinvolge, con interesse e passione, soprattutto la comunità della Spezia".