La Sezione ARI della Spezia ha compiuto 70 anni.
Fu fondata nel 1946, a poco più di un anno dalla fine del secondo conflitto mondiale che vide la città devastata dai bombardamenti alleati tesi a colpire la base navale più importante del Nord Italia, le installazioni militari e le industrie belliche presenti sul territorio.
Questo a significare la voglia, da parte di un gruppo di radio appassionati, di gettarsi alle spalle il passato tragico e di iniziare qualcosa di nuovo che finalmente, nel clima di una ritrovata libertà, portava ad una rinnovata voglia di vivere e di normalità.
La Sezione A.R. I. della Spezia vide la luce il 28 luglio 1946, ma già da prima i Radioamatori avevano fatto la loro comparsa nella nostra città.
Giova ricordare che La Spezia fu la sede dei primi esperimenti ufficiali di Marconi in Italia (1897) e che in seguito la Marina Militare diede un enorme impulso alle radiocomunicazioni con officine di produzione radiotecnica, addestramento di personale, sia tecnici che radiooperatori, e con attività di sperimentazione e ricerca di altissimo livello. Dato che molte persone erano coinvolte in queste attività era inevitabile che alcuni si appassionassero alla materia.
La visita di Marconi alla Spezia fu considerata un vanto per la città: aver ospitato lo Scienziato ed i suoi primissimi esperimenti era un fatto ricordato da tutti e di cui gli spezzini andavano e vanno fieri.
Ricordo che, da ragazzo, quando un adulto veniva a sapere della mia passione per la radio non mancava di dirmi: “lo sapevi che Marconi è stato alla Spezia?”.
Un articolo giornalistico di cronaca locale dei primi anni 50 cita i nomi di alcuni “pionieri” che già nel periodo pre-bellico si erano appassionati alle tecnologie delle radiocomunicazioni:
“….. esistevano le stazioni del Dott. M. Schiavo-Lena (I1CPI), Mario Licastro, Pietro Gavazzi (I1AFI), Raddi Piero, Dott. Del Santo, Claudio Donadoni (I1BIU) sotto la presidenza di Viti Aldo (I1VL).
Dopo il travagliato periodo bellico, la Sezione ARI della nostra città si ripresenta più rinvigorita, forte di nuovi giovani: Araldo Stradella (I1CVF), Vittorio Imparato (I1WNZ), Lucchinelli Franco (I1XM), Piero Conte, cui si aggiungeranno Domenico Viviani, Giulio Sanguinetti, Mario Bicchierai, Cesare Del Turco, sotto la presidenza di Claudio Donadoni. “….
I1WNZ
Stazione anni "50 di I1CVF
Io entrai a farne parte nel 1965 assieme ad altri coetanei: un altro gruppo di giovani, nati nel dopoguerra, un po’ una “terza generazione “. A seguire, negli anni 70 e 80, altri appassionati passarono dalle “file della CB” a quelle del Radiantismo portando altra linfa fresca alla Sezione. E così via, nel corso degli anni, altri ingressi fino ad arrivare a circa ottanta soci.
Il 25 novembre 2016, in uno spazio gentilmente messoci a disposizione dal Comune presso il Teatro Civico, è stata inaugurata una mostra dedicata ai 70 anni della nostra Sezione.
Il Comune della Spezia e quello di Portovenere hanno dato il loro patrocinio.
Alla breve e semplice cerimonia erano presenti, oltre ai soci della Sezione, amici, simpatizzanti e pubblico, i rappresentanti delle Istituzioni: il Vice Sindaco della Spezia, architetto Cristiano Ruggia, la Dott.ssa Stefania Ariodante Capo di Gabinetto del Prefetto, Ammiraglio Andrea Toscano, Ammiraglio Francesco Andreuccetti, C.V. Silvano Benedetti direttore “ad interim” del Museo tecnico Navale della MM, il Maggiore Invernizzi, vice Comandante provinciale dei Carabinieri.
Con l’occasione la Sezione è stata dedicata all’ Ammiraglio Gino Montefinale, nativo di Portovenere, stretto collaboratore di Guglielmo Marconi e brillante allievo, nella nostra Città, dello storico Istituto Tecnico “Manfredo Da Passano” che conserva in archivio le sue pagelle.
Gino Montefinale rappresenta una figura di riferimento per i Radioamatori spezzini: grande tecnico e scienziato nel campo della radio e delle sue applicazioni, rappresentante del nostro Territorio ed esempio di umane virtù.
La Famiglia Montefinale era rappresentata da due nipoti di Gino Montefinale : il Prof. Giovanni Sala ed il Dott. Carlo Gnetti. A ciascuno è stato consegnato un diploma ed una targa ricordo.
Il Comune di Portovenere era rappresentato dall’ Assessore Emilio Di Pelino.
L’Istituto di Istruzione Superiore “Fossati – Da Passano”, dove studiò Gino Montefinale, era rappresentato dai Proff. Cristina Vannucci e Cristiano Rocchetta, docenti dello stesso Istituto.
La storia di questi 70 anni ha costituito il tema della mostra che, attraverso l’esposizione di documenti, immagini e oggetti, ha cercato di gettare “uno sguardo nel mondo dei Radioamatori spezzini” come recita il titolo di un articolo comparso sulla cronaca locale nei primi anni ’50.
In questi 70 anni i Radioamatori spezzini si sono distinti in molti settori delle radiocomunicazioni, sia a livello di studio e sperimentazione (aspetti precipui dell’attività radioamatoriale) ma anche al “servizio” della comunità locale, e non solo.
Si sono evidenziati molti aspetti, anche inaspettati per il pubblico, di ciò che fanno i Radioamatori in generale, e quelli spezzini in particolare : studio e sperimentazione, certo, ma anche servizi di radioassistenza a manifestazioni sportive, operazioni culturali come divulgazione storica delle radiocomunicazioni, allestimento di mostre, conferenze, collaborazione con Scuole e Istituti (attualmente è in corso un progetto nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro presso l’Istituto Superiore Fossati – Da Passano) e, da oltre un anno, la gestione di un Museo della Radio-Elettronica e Telecomunicazioni.
Inoltre un nutrito gruppo di Radioamatori spezzini aderisce al Volontariato di Protezione Civile dove opera nel campo delle “radiocomunicazioni di emergenza".
Ma i Radioamatori spezzini presero parte attiva alle emergenze già dall’alluvione di Firenze del 1966, terremoto del Friuli (1976), Irpinia (1980), L’Aquila (2006) e l’alluvione della Val di Vara e Cinque Terre del 25 ottobre 2011.
Su queste attività in particolare si sono soffermati, nei loro interventi di saluto, i rappresentanti istituzionali, mentre il C.V. Benedetti e i Proff. Vannucci e Rocchetta hanno posto l’accento sulle attività di divulgazione culturale che la Sezione porta avanti con regolarità da oltre 15 anni.
Il Dott. Carlo Gnetti ha tratteggiato un ritratto del nonno Gino Montefinale nell’intimità familiare, un ritratto che ne ha fatto conoscere la sfera umana ed affettiva. Sulla scorta dei suoi ricordi d’infanzia, ci ha parlato del suo rapporto col nonno e di quando andavano in barca a pescare tra Portovenere e l’isola Palmaria.
La mostra, in sintesi, si articolava nell’esposizione di documenti che testimoniano, a partire dalle origini della Sezione, le svariate attività svolte in questi 70 anni.
Sono state esposte le apparecchiature originali della stazione degli anni 60 di Aldo Stradella I1CVF, che la Sezione conserva ancora, disposte come apparivano nel suo “shack” sulla base di una foto dell’epoca. Poi articoli di giornale, locandine di eventi organizzati dalla Sezione, fotografie, targhe e riconoscimenti ricevuti per le più diverse ragioni, dalle vittorie di Contest alla partecipazione ad operazioni di Protezione Civile. Erano esposti due manifesti dedicati a Gino Montefinale con la riproduzione della pagella dell'ultimo anno di studi all’ Istituto “Da Passano”.
Da ultimo un tavolo attrezzato a laboratorio di elettronica, con attrezzi e strumenti, per richiamare l’attenzione sull’aspetto più “tecnico” del radioamatore.
È stata una celebrazione volutamente “interna” ed autobiografica per far conoscere all’esterno gli aspetti più “intimi” che di solito sfuggono al pubblico, ma anche per ricordare ai Soci più “anziani” la nostra storia e farla conoscere ai più giovani che non l’hanno vissuta.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati, ai soci più anziani, attestati di appartenenza alla Sezione che vanno dai 25 a oltre i 50 anni. Riconoscimento per tanti anni di vita attiva in seno alla Sezione, per la capacità di aver raccolto, conservato e valorizzato l’eredità lasciata dai fondatori, fiduciosi di aver saputo interpretare l’Ham Spirit, aver fatto tesoro del loro esempio e coscienti della responsabilità di tramandarlo alle future generazioni.
Si ringrazia il Comune della Spezia nelle persone del Sindaco Massimo Federici e del vice Cristiano Ruggia, il Sindaco di Portovenere Matteo Cozzani e la vice Paola Barsotti e il Dirigente Scolastico dell’Istituto “Da Passano” Prof. Paolo Manfredini.
Un doveroso grazie alla Dirigenza ed al personale del Teatro Civico per la grande disponibilità e collaborazione.
Giuliano Sandal I1SAF
Breve biografia di Gino Montefinale
Gino Montefinale nasce a Porto Venere il 9 giugno 1881 da antica ed illustre famiglia; il padre ed il nonno furono medici del borgo che vengono tutt'ora ricordati per la loro generosa umanità.
Montefinale frequentò la scuola elementare di Porto Venere, dove vive un'infanzia felice con i suoi compagni, tutti figli di pescatori.
Prosegue gli studi presso l'istituto Da Passano alla Spezia seguendo la sezione fisico-matematica fino al diploma.
Frequenta l'Accademia Navale di Livorno, dove si distingue per le sue straordinarie capacità marinare, tecniche e scientifiche che lo hanno portato alla conquista della fama, soprattutto per la sua attiva collaborazione con lo scienziato G. Marconi.
Nel 1934 si congeda dalla Marina Militare e viene chiamato da Marconi a dirigere le “Officine Marconi” di Genova che guiderà brillantemente fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1963 l'ingegner Montefinale riceve “la Fronda d'Oro” con la seguente motivazione: “Tecnico di grande valore, collaboratore di G. Marconi nelle storiche esperienze dell'Elettra, ha dato agli studi della radiotelegrafia efficacia di volgarizzazione, contribuendo così, specialmente per la conoscenza e l'uso del radar, alla preparazione dei giovani aspiranti alla carriera del mare e dell'aviazione”.
Numerose sono state le sue collaborazioni giornalistiche su argomenti scientifici e storici, fu consulente all'enciclopedia Hoepli nel settore telecomunicazione-radio dei Musei e della Tecnica di Milano e quello Navale della Spezia.
Gino Montefinale muore a Genova il 21 dicembre 1974
Oltre ai libri di carattere scientifico l'ingegner Montefinale ha lasciato ai posteri importanti tesi storici, che rivelano il suo profondo amore per il borgo:
-Porto Venere
-Porto Venere, baluardo di Genova nel Tirreno
-Porto Venere e il suo castello
-Guida turistica alle antiche chiese ed ai resti cenobitici di Porto Venere
Consegna attestati e targhe ai nipoti di Gino Montefinale
Consegna attestato a Mario I1ANP
Consegna attestato a Paolo Viappiani I1- 11437
socio “decano” della Sezione