TRASMETTITORE TELEGRAFICO PER HF a VALVOLE
Di Fabrizio Palmieri IZ1FCF (S.K.)
Chi trova un amico trova un tesoro. Così dice il proverbio ed è proprio vero considerando quello che mi è capitato. Un bel giorno, il carissimo amico Radioamatore IZ1ELP, Edgardo, mi regalò una polverosa scatola di cartone contenente, quello che per me significò, un autentico tesoro: preziosi ricambi di un ex trasmettitore GELOSO – G 222. Gioia immensa e subito mille idee hanno cominciato vorticosamente a frullare in testa, meditando la costruzione di un trasmettitore, soltanto per telegrafia, a valvole, per tutte le bande radioamatoriali: 3,5 – 7- 14 – 21 - 28 Mhz. Il Tesoro in questione, infatti, era composto da un bellissimo VFO GELOSO - 4/104 S, il P-greco per lo stadio finale – 4/112, un’impedenza di Placca G17634 e ... dulcis in fundo, la bellissima scala parlante del G-222, ancora perfettamente conservata. Il progetto prese corpo e realizzai ciò che in questo articolo Vi propongo: un efficiente trasmettitore con valvola finale 807 ed erogante poco più di 40 Watts efficaci in antenna, senza tirare troppo il collo alla 807, con 600 Volt di anodica. Nello schema elettrico che Vi propongo, noterete la doppia funzione del milliamperometro, resosi necessario per visualizzare la regolazione della corrente di griglia controllo della valvola 807 che, lavorando in classe “C”, deve rimanere nei parametri dei dati costruttivi, nonché per tenere sotto controllo la corrente anodica durante gli accordi con il P-greco. Tutto ciò è necessario per non accorciare la vita della 807 che poterebbe deteriorarsi rapidamente. In seguito, vi descriverò la facile procedura per i necessari accordi.
Il telaio su cui ho costruito il trasmettitore è stato recuperato da una vecchia realizzazione, le cui dimensioni sono: cm 22,5 x 40 x 7,5. Il pannello frontale è di alluminio spesso 2 mm con dimensioni di: cm 23 x 42.
La disposizione dei comandi del pannello frontale, sono visibili nella foto.
Sullo schema elettrico, in realtà, non vi è molto da dire in quanto non è dissimile a centinaia di schemi che abbondano sui sacri testi e su Internet. Ma proprio per la semplicità costruttiva insieme al riutilizzo del vecchio VFO della Geloso ed alla possibilità di abbinarlo a qualsiasi ricevitore, sia surplus che di recente costruzione, ne fanno un versatile trasmettitore per allestire una completa e poco costosa stazione radio. Come ultima considerazione, la grande soddisfazione di andare in “aria” con qualcosa di autocostruito. I relè impegnati sono due. Uno serve per la manipolazione in CW, in modo da non avere pericolose correnti sul tasto, infatti l’interruzione della portante avviene sollevando il catodo della 807 da massa, il secondo per la commutazione d’antenna tra RX e TX. In parallelo al milliamperometro (1 mA fs), noterete N. 3 diodi raddrizzatori da 400 V – 1 A, collegati in serie fra loro che servono di protezione allo strumento durante la commutazione fra le due letture. Per questo commutatore consiglio di utilizzarne uno a due vie e tre posizioni, in modo che tra una misura e l’altra vi sia una posizione di riposo “0” onde evitare contatti accidentali tra anodica e griglia controllo.
Per le alimentazioni, suggerisco gli schemi allegati con due distinti trasformatori, uno per lo stadio finale, anodica 807, il secondo solo per il VFO e griglia schermo della 807. La doppia alimentazione è finalizzata a creare la maggior stabilità possibile in frequenza. La valvola OA2 posta sul terminale 4 del VFO è un diodo a gas con funzione stabilizzatrice di tensione. Su tale terminale dovrà esserci una tensione di circa 150 V. Il potenziometro da 30 Kohm, in ingresso al terminale 10 del VFO, regola la tensione di griglia schermo “CONTROLLO DI ECCITAZIONE” della valvola 5763, che è la “DRIVER” (Pilota) del VFO.
Il condensatore variabile da 30 pF oppure da 50 pF posto all’uscita del VFO regola l’accoppiamento tra la Driver del VFO e la 807. Sarà regolato per il massimo trasferimento il segnale e ritoccato (consigliabile) ogni volta che si cambia frequenza.
Per quanto riguarda il P-greco per l’accordo della placca della 807 e per l’adattamento all’impedenza d’antenna, ho usato il ricambio originale Geloso - 4/112,
ma Voi potete costruivi la Bobina con le seguenti caratteristiche:
Costruzione della bobina p-greco:
Diametro del supporto ceramico oppure diametro dell’avvolgimento in aria: 35 mm
N° 18 spire spaziate di 1 mm, diametro del filo 1 mm.
Alla fine di queste spire saldare l’inizio di altre 13 spire avvolte unite e nello stesso senso, con filo del diametro di 0,5 mm.
All’avvolgimento di 18 spire si dovranno effettuare delle prese intermedie e precisamente alle seguenti spire: alla quarta, alla quinta, alla settima, all’undicesima ed alla diciottesima spira.
Tutto l’avvolgimento avrà una lunghezza di 59 mm.
L’induttanza dell’avvolgimento completo è di circa 15,8 micro Henry.
Come accordare il trasmettitore prima di operare:
- Inserire il CARICO ANTENNA.
- Interruttore POWER: ON
- Interruttore ANODICA GENERALE: ST-BY (OFF)
- Interruttore ANODICA VFO (solo VFO alimentato): ON.-
- Commutatore FUNZIONI: Su - mA Griglia Controllo.-
- Premere KEY (il tasto).-
- Regolare il potenziometro dell’ECCITAZIONE fino a leggere 3 mA max.-
- Regolare il condensatore variabile, uscita VFO DRIVE”, per i mA massimi. -
- Ritoccare l’ECCITAZIONE per leggere 3 mA max.-
- Disinserire interruttore ANODICA VFO.
- Interruttore ANODICA GENERALE: ON.-
- Commutatore FUNZIONI: Su mA Placca 807. -
- Porre il condensatore variabile ACCORDO ANTENNA per la max capacità (tutto chiuso). -
- Premere il tasto (Key) e regolare l’ACCORDO di PLACCA 807, per il minimo assorbimento. -
- Regolare il condensatore varibile ACCORDO ANTENNA per la max potenza d’uscita. -
- Ritoccare leggermente i due variabili per migliorare l’accordo.
Dopo aver fatto ISO-ONDA con il Vs. ricevitore, potete iniziare a trasmettere.
Spero di aver fatto cosa gradita ai nostalgici delle valvole e di aver fatto nascere, nei giovani Radioamatori, l’interesse per questo affascinate mondo delle valvole.
Un’ultima raccomandazione: Le tensioni in gioco sono elevate, pertanto usate cautela nell’intervenire sui circuiti sotto tensione. Staccate la spina durante gli interventi di saldatura.
Il telaio su cui ho costruito il trasmettitore è stato recuperato da una vecchia realizzazione, le cui dimensioni sono: cm 22,5 x 40 x 7,5. Il pannello frontale è di alluminio spesso 2 mm con dimensioni di: cm 23 x 42.
La disposizione dei comandi del pannello frontale, sono visibili nella foto.